Il ciliegio
Angelo Branduardi
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Questo testo, particolare, è stato ripreso dal tema di una ballata scozzese vecchia di millenni
che riprende, a sua volta, il vangelo di Matteo.
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Il vecchio è Giuseppe e la ragazza Maria, in dolce attesa di Gesù.
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Il testo è stato sampato da W. Sandys, Christmas Carols nel 1833.
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La melodia originale è di J. McGill, Folksongs of the Kentucky Mountains, 1917.
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Già ero vecchio e stanco
per prenderla con me, ma il vecchio giardiniere rinunciare come può all’ultimo suo fiore, se l’inverno viene già. –
Già ero vecchio e stanco,
ma la volli per me e il sorriso della gente di nascosto accompagnò il mio andare verso casa e l’inverno viene già… –
Lei era la più bella
che avessi visto mai: sorrideva fra le ciglia e il mio cuore riscaldava, era l’ultimo mio fiore e l’inverno viene già… –
Poi anche il mio cillegio
a suo tempo maturò; lei venne un mattino a chiedermene i frutti. “Devo avere quelle ciliegie perche presto un figlio avrò”. |
guardavo le sue guance:
più bella era che mai. e sentivo dentro me già crescere la rabbia: “Chiedi al padre di tuo figlio di raccoglierle per te”. –
Sorridendo come sempre,
le spalle mi voltò e la vidi in mezzo ai prato verso l’albero guardare: era l’ultimo mio fiore e l’inverno viene già. –
Fu il ramo suo più alto
che il ciliegio chinò ed il padre di suo figlio così l’accontentò. –
Già ero vecchio e stanco
per prenderla con me, ma il vecchio giardiniere rinunciare come può all’ultimo suo fiore, se l’inverno viene già. |